Due milioni di euro affidati in un solo anno ai consorzi Agape e Icaro per dei servizi sociali i cui effetti sulla popolazione indigente risultano sconosciuti.
Mi chiedo se sia possibile continuare a sperperare così i soldi pubblici con la sola finalità di accrescere il potere delle lobbies del sociale, il cui contributo per alleviare i disagi dei meno abbienti è quanto meno discutibile.
L’attacco del consigliere Cimino all’Assessore Maio è sintomatico dello stato di crisi in cui versa il settore dei servizi sociali, oltre a palesare il grado di conflittualità interna di una maggioranza che litiga da un anno e mezzo senza produrre nulla per la città.
La dimostrazione più lampante è tutta nella drammatica relazione della Prima Commissione sullo stato di attuazione delle linee programmatiche dell’Amministrazione, dove emerge il livello di immobilismo del Sindaco e della sua squadra, apparsa paralizzata e incapace di produrre la benché minima attività di sviluppo del territorio.
Una maggioranza impegnata nell’esclusivo sforzo di offrire poltroncine e sgabelli ai suoi componenti e ai congiunti di questi ultimi; non vorremmo, a tal proposito, che risultino fondate le indiscrezioni secondo cui “onorevoli consorti” debbano presiedere la futura “Patrimoniale della munnezza”; se così sarà, non solo contrasteremo questo scellerato progetto, ma denunceremo tutto alle competenti autorità, perché il clientelismo non si affermi come lingua ufficiale di S. Maria C. V.
Di fronte ad un malcostume sempre più dilagante, anche l’opposizione deve mostrarsi più vigile e unita; alle troppe azioni estemporanee deve sostituirsi una politica coordinata, almeno nel PDL, per mettere ancor di più in luce le contraddizioni e i malaffari di quell’ampio apparato di potere che risponde al nome di Giudichirico.
*Cons. Dario Mattucci (AN)
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