Cari amici,
questo è l'ultimo anno della nostra militanza in Alleanza Nazionale e in quella famiglia che si chiama Azione Giovani.
Fra pochi mesi nascerà il nuovo partito e, forse, ci sarà una nuova struttura anche a livello giovanile.
Non cambierà mai, però, il nostro approccio alla politica; non cambieranno mai i nostri ideali, i nostri valori, la nostra passione e, soprattutto, il nostro modo di essere.
Anche i simboli sono importanti, non ce lo siamo mai nascosti, a differenza di qualche ipocrita che pure alberga sotto le nostre insegne: noi siamo "veri" e non rinneghiamo il nostro percorso del quale andiamo fieri ed orgogliosi.
Noi saremo sempre gli stessi e non molleremo mai, nemmeno di fronte alle logiche del portafogli e dell'oligarchia; sapremo contrapporre le nostre tesi, il nostro amore, la nostra voglia e capacità di stare tra la gente mentre gli altri sono costretti a chiudersi nei palazzi.
Noi saremo sempre Azione Giovani e saremo sempre quel meraviglioso esercito di vivi in un mondo di morti; questa frase la voglio dedicare a Pino Bertone, che ci guarda da lassù e che tanto amava noi giovani.
Il 2009 segnerà anche il mio congedo dall'esperienza giovanile; anni fantastici che mi hanno formato ma soprattutto mi hanno offerto l'incredibile opportunità di essere parte di una famiglia di grandi amici: a tutti voi voglio dire grazie, per quello che insieme siamo riusciti a costuire e che nessuno mai, nemmeno fra 50 anni, potrà mai distruggere, semplicemente perchè la Fedeltà è sempre stata più forte del Fuoco.
Felice Anno a tutti, ragazzi! Il 2009 ci trovi forti e degni!
Dario Mattucci
Carissimi,
questo 2008 che ci lascia è stato un anno importante per la nostra Comunità umana e politica.
E’ stato un anno nel quale abbiamo conquistato dopo anni il diritto ad essere artefici del destino nostro e dei milioni di giovani italiani che si aspettano da noi un segnale di speranza, di concretezza, di fiducia nel futuro.
Il 2008 è stato l’anno nel quale ho avuto l’onore di rappresentare ai massimi livelli, da Ministro della Gioventù, una generazione sempre ai margini della vita politica nazionale, in una Nazione, l’Italia, nella quale bisogna essere almeno cinquantenni per sperare di “contare” qualcosa; l’ho fatto, e lo continuerò a fare, con la consapevolezza di portare con me il bagaglio della mia storia personale e della comunità umana che mi ha visto crescere politicamente e nella quale ho imparato i valori fondamentali della lealtà, del coraggio, della fedeltà alle proprie idee, dell’attaccamento alla propria terra.
Per questo motivo sento fortissima l’esigenza di rivolgere un caro augurio di un felice 2009 alla “mia gente”: a quella che lotta quotidianamente per affermare il diritto ad esprimere le proprie idee, a quella che sul territorio cerca d’imporre un modello di politica onesta e fondata sui principi di giustizia, a quella che non si rassegna all’omologazione e all’appiattimento, a quella che mi è stata vicina in questi mesi e a quella che non ha potuto farlo; un augurio particolare anche ai tanti, me compresa, che vivono con particolare apprensione i mutamenti in atto nello scenario politico e nella destra italiana in particolare.
Abbiamo attraversato tanti momenti difficili nella nostra storia, fra lacrime e sconfitte, preoccupazioni reali e strumentali.
Oggi, invece, siamo chiamati ad una nuova trasformazione nel momento della vittoria, in un contesto di grande entusiasmo e attenzione nei nostri confronti; noi, però, siamo carne e sangue e non ci basta il vento del consenso per sapere di aver vinto davvero.
Per questo vi chiedo di guardare in faccia questo Sole che nasce e accompagnarlo dove vi portano i vostri cuori, senza timori né reticenze; per questo vi chiedo di mettervi e di mettermi sempre in discussione, per costruire un percorso “vero” di cambiamento in Italia e lasciare un segno nella storia di questa Nazione.
Coraggio, allora.
Occorre dividersi per poi ritrovarsi, rafforzare i legami con la nostra generazione, chiamare a raccolta gli indecisi, i perplessi, gli umorali, per spiegare loro che la vittoria è ancora lontana e solo una Compagnia unita può affrontare le avversità senza timore.
Auguri, splendida gente della mia Compagnia.
Che il 2009 ci faccia rinascere all’altezza dei compiti a noi assegnati dalla storia, donando a ciascuno felicità, serenità e grandi passioni.
In alto i cuori.
Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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