martedì 4 novembre 2008

LA GIOVANE DESTRA SOCIALE CON BARACK OBAMA


Noi siamo per il cambiamento: noi siamo con Barack Obama.


No agli USA come gendarmeria mondiale.

Si alla portata rivoluzionaria di idee che faticano a farsi strada nel mondo contaminato dalla smania privatizzatrice.

'Il governo deve lavorare per noi, non contro di noi. Deve garantire le opportunità non solo ai più ricchi e influenti, ma a tutti gli americani che hanno voglia di lavorare'".

"Cambiamento vuol dire che prima di quelli abituati a privatizzare i profitti e a socializzare le perdite, vengono quelli della spina dorsale: 'Un sistema fiscale che non premi i lobbisti che hanno contribuito a farlo approvare, ma i lavoratori americani e le piccole imprese.

Il mio programma prevede tagli fiscali del 95% a beneficio delle famiglie dei lavoratori.

In questa situazione economica l'ultima cosa da fare è aumentare le tasse che colpiscono il ceto medio.

E per l'economia, per la sicurezza e per il futuro del pianeta prendo un impegno preciso: entro dieci anni sarà finita la nostra dipendenza dal petrolio del Medio Oriente.

Da presidente sfrutterò le nostre riserve di gas naturale, investirò nel carbone pulito e nel nucleare sicuro.

Inoltre investirò 150 miliardi di dollari in dieci anni sulle fonti energetiche rinnovabili: energia eolica, energia solare, biocombustibili'".

Sistemati i profeti delle rottamazioni nazionali, c'è spazio per politiche sociali: "È giunto il momento di tenere fede all'obbligo morale di garantire un' istruzione adeguata a tutti i bambini. Assumerò un esercito di nuovi insegnanti pagandoli meglio e appoggiandoli nel loro lavoro.

È giunto il momento di garantire l'assistenza sanitaria a tutti gli americani.

È giunto il momento di garantire ai lavoratori il congedo per malattia retribuito, perché in America nessuno dovrebbe scegliere tra mantenere il lavoro o prendersi cura di un figlio o di un genitore ammalato'.


Se questo è Obama, noi siamo con lui!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sarah Palin ha sicuramente dato il suo contributo per la sconfitta. Ha attratto su di sè grandi attenzioni senza riuscire però a trasformale in consensi positivi. Joe Biden invece, vice di Obama ha rispettato il suo ruolo senza invadere il campo del suo leader. Dando vita ad una strategia perfetta dei democratici. Una vittoria assolutamente virale che passa per i social network.

A tal proposito vorrei segnalare questo articolo che racconta la popolarità dei due candidati americani su Facebook:

http://blog.trentaelode.it/2008/11/04/barack-obama-vs-john-mccain-su-facebook-chi-vincer/