martedì 28 ottobre 2008

IL NULLA COSMICO DI GIUDICHIRICO

* di Dario Mattucci (Capogruppo Alleanza Nazionale)

"Di fronte all'inerzia di questi amministratori, sarà l'opposizione a farsi carico di portare all'attenzione del Consiglio le numerose questioni irrisolte e che non si vogliono risolvere.

Temi come l'ospedale o la sicurezza in città, per i quali il sindaco si era pubblicamente impegnato a convocare sessioni urgenti di Consiglio Comunale, continuano ad essere ignorati da un'Amministrazione disinteressata a mettere in agenda le principali esigenze dei cittadini; chiederemo anche sedute ad hoc sullo stato pietoso delle periferie e sul futuro delle attività produttive in città.

Il sindaco sfugge anche al confronto consiliare su un atto dovuto, quale la verifica annuale dello stato di attuazione dei programmi, semplicemente perché non vuole prendere atto del fallimento accertato e documentato con una relazione istituzionale, e non politica, della Commissione Affari Generali che ha analiticamente rappresentato l'immobilismo imbarazzante di questa Giunta.

A tal proposito è grave che il primo cittadino si lasci andare ad accuse partigiane ed ingenerose per un lavoro che la Commissione ha svolto con serenità e obiettività, senza commenti discrezionali, ma solo analizzando l'attività deliberativa della squadra di governo; mi sento in dovere, nella qualità di presidente di tale organismo, di rendere onore a tutti i colleghi della commissione, su cui sono piovute le ingiuste critiche del sindaco e che invece meritano il dovuto rispetto per il grande senso di responsabilità dimostrato con una condotta scevra da condizionamenti di parte.

Impedire al consiglio di discutere di un atto fondamentale, su cui si fonda l'azione amministrativa, denota un nervosismo che non dovrebbe avere chi ritiene di aver operato al meglio; è evidente che così non è e che il sindaco tema un confronto con la cittadinanza in cui sarebbe chiamato a spiegare perché in un anno e mezzo ha prodotto il nulla cosmico.

Ribadisco, infine, che è necessaria un'opera di maggior coordinamento dell'opposizione la cui disarticolazione, determinata anche dall'ignobile ribaltone consumatosi ad opera della sinistra socialista, deve lasciare il posto ad un'organizzazione più coesa e definita, per una credibile alternativa alla coalizione Giudichirico".

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