Il dato più preoccupante è la ripresa fortissima dei poteri criminali, con i due terzi del territorio regionale in mano alla camorra.
La Campania è l' immagine di una democrazia malata".
Senza rete, come sempre, il sindaco di Salerno e deputato dei Ds Vincenzo De Luca, che è intervenuto insieme al compagno di partito Umberto Ranieri alla presentazione del libro di Paolo Cirino Pomicino "La politica nel cuore. Segreti e bugie della II Repubblica".
Con dichiarazioni che, da domani, non mancheranno di riaccendere il fuoco delle polemiche nelle file del centrosinistra campano e tra gli schieramenti.
"La verità è che una stagione di lotta alla criminalità in Campania si è chiusa con la sconfitta dello Stato, ammettiamolo - ha aggiunto il sindaco di Salerno - qui ormai diventa sempre più difficile immaginare un progetto di vita".
Le cause della degenerazione del sistema - secondo De Luca - risiedono nel "sistema clientelare di massa che gestisce i fondi Ue, la spesa pubblica e la sanità e che riguarda soprattutto il centrosinistra".
Bordate, al solito, al bassolinismo, emblema da anni del sistema di potere in Campania: "Il governo della Regione ha diramato le reti del controllo politico a tutta la società. Qui da noi, quando si nomina un primario, si chiede prima di tutto a quale parrocchia politica appartiene e non dove si è specializzato".
Ma anche l' opposizione di centrodestra per il sindaco salernitano ha gravi responsabilità: "La qualità dell' opposizione è stata più penosa del governo. Quando ci si vende per la partecipazione al Columbus Day vuol dire che non si è degni di fare opposizione".
Critiche dal sindaco di Salerno anche "alla subalternità di intellettuali e giornalisti napoletani" e ai Ds: "C'è ancora la doppia morale dei comunisti, la presunzione di superiorità. Ma devo riconoscere che ho trovato più cafoni nella mia parte politica che nella destra".
Senza rete, come sempre, il sindaco di Salerno e deputato dei Ds Vincenzo De Luca, che è intervenuto insieme al compagno di partito Umberto Ranieri alla presentazione del libro di Paolo Cirino Pomicino "La politica nel cuore. Segreti e bugie della II Repubblica".
Con dichiarazioni che, da domani, non mancheranno di riaccendere il fuoco delle polemiche nelle file del centrosinistra campano e tra gli schieramenti.
"La verità è che una stagione di lotta alla criminalità in Campania si è chiusa con la sconfitta dello Stato, ammettiamolo - ha aggiunto il sindaco di Salerno - qui ormai diventa sempre più difficile immaginare un progetto di vita".
Le cause della degenerazione del sistema - secondo De Luca - risiedono nel "sistema clientelare di massa che gestisce i fondi Ue, la spesa pubblica e la sanità e che riguarda soprattutto il centrosinistra".
Bordate, al solito, al bassolinismo, emblema da anni del sistema di potere in Campania: "Il governo della Regione ha diramato le reti del controllo politico a tutta la società. Qui da noi, quando si nomina un primario, si chiede prima di tutto a quale parrocchia politica appartiene e non dove si è specializzato".
Ma anche l' opposizione di centrodestra per il sindaco salernitano ha gravi responsabilità: "La qualità dell' opposizione è stata più penosa del governo. Quando ci si vende per la partecipazione al Columbus Day vuol dire che non si è degni di fare opposizione".
Critiche dal sindaco di Salerno anche "alla subalternità di intellettuali e giornalisti napoletani" e ai Ds: "C'è ancora la doppia morale dei comunisti, la presunzione di superiorità. Ma devo riconoscere che ho trovato più cafoni nella mia parte politica che nella destra".
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